Il GP dell’Argentina del 2018 resterà nella storia per aver visto quattro ragazzi dare dimostrazione di coraggio e talento da vendere.
Al Rio Hondo è andata in scena la seconda tappa del motomondiale 2018, prove e gara sono state costellate da eventi innescati dalle condizioni atmosferiche incerte e polemiche sterili che certo non esaltano lo spirito di questo magnifico sport.
La vera notizia però l’hanno fatta quattro ragazzi (indipendentemente dall’età anagrafica) che sin da inizio gara hanno dimostrato che si può guidare al top anche senza ingaggi faraonici e pedigree altisonanti.
E la cosa peggiore è che di loro ci si è occupati poco o niente, preferendo dar risalto agli schiamazzi piuttosto che al talento puro messo in mostra da Cal Crutchlow, Johann Zarco, Alex Rins e Jack Miller.
Cal Crutchlow su Paddock-GP: “Prima di tutto, dove sono i media? È una mancanza di rispetto per lo spettacolo che abbiamo fatto! Stanno cercando di fare notizia, ma i titoli ci sono, con questi 3 ragazzi che hanno raggiunto il podio. Abbiamo messo molto cuore per i nostri team, per noi stessi, abbiamo attaccato e questo è irrispettoso. Infine, il resto dei media non ha voluto disturbarsi a venire e non avranno i miei commenti fino alla fine dell’anno. Grazie ! ”
Johan Zarco dal sito ufficiale del pilota: “Gara abbastanza dura, abbiamo dovuto fare in fretta una scelta e alla fine il rinvio della partenza è stata una buona cosa per tutti i conducenti, perchè solo Jack aveva scelto la Slick fin dall’inizio. In gara c’era solo una opzione di traiettoria e dietro Dani ho sentito che avevo un passo migliore, non volevo perdere il contatto con i piloti davanti. Quindi l’ho passato velocemente, quando sorpassi devi spingere, perché se indugi si può cadere e sarebbe stato peggio, perché saremmo caduti entrambi. Devi prendere decisioni e sorpassare i piloti quando lo senti. Il ritmo con cui Jack e Alex giravano era notevole, io ero al massimo della mia capacità.
Alex Rins dal sito Suzuki: “Sono molto soddisfatto di questa gara, perché non è stato facile e prima della partenza ero nervoso a causa del ritardo e di tutto. Ma alla fine, quando abbiamo iniziato, mi sentivo davvero bene sin dall’inizio. Quando ero dietro Miller stavo pensando ‘OK, forse ho bisogno di sorpassarlo e andare’, perché la mia sensazione era perfetta. Ma quando ero in testa ho commesso un piccolo errore: la pista era molto difficile con le zone umide, specialmente fuori dalla traiettoria ideale. Io, il mio team e tutti in Giappone abbiamo lavorato duramente per avere una moto competitiva, e ce l’abbiamo fatta! Il Texas è una delle mie piste preferite, nonostante il fatto che l’anno scorso ho avuto un incidente veloce e mi sono rotto il braccio. Quest’anno arriviamo con una forte mentalità, più esperienza e una grande moto “.
Jack Miller dal sito Pramac: “Devo ammettere che sono un po’ deluso per non essere riuscito a lottare per il podio dopo aver guidato a lungo la gara. Ho fatto un errore che mi è costato molto. Ma per essere onesto sono molto contento per questo week end. Con il team abbiamo fatto davvero un lavoro incredibile. La scelta della Race Direction sulla griglia? Credo che abbiano dovuto prendere una decisione difficile in un momento di grande stress”.
Foto di copertina: Source:AFP
