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Dovizioso sbaglia il sorpasso e innesca involontariamente il disastro Ducati.

Dovizioso tenta un sorpasso alla Marquez su Jorge e vanifica un weekend che poteva essere un successo per Ducati.

Ero in aeroporto e quando ho visto Dovi da qualche giro avvicinarsi eccessivamente a Lorenzo in alcuni tratti di pista, ho sperato che il buon senso di entrambe evitasse situazioni pericolose.

Soprattutto quando si è in lotta per il titolo con un avversario come Marc Marquez è obbligatorio per un pilota rimanere focalizzato sulla necessità di arrivare in fondo alla gara senza creare situazioni di pericolo, a maggior ragione quando ci si confronta con il proprio compagno di team per una posizione importante, giusto per non ripetere quanto già visto in passato.

Oggi a Jerez Jorge Lorenzo era davvero molto forte in frenata, a dirlo è Marc Marquez che dice di aver dovuto aspettare di trovare il momento giusto per passarlo senza rischi e involarsi per la vittoria.

Andrea Dovizioso ha tentato invece un sorpasso forse azzardato ritardando la frenata alla Marquez, ma andando lungo ha permesso che Lorenzo incrociasse la traiettoria (proprio come lo stesso Dovizioso ha fatto tre volte con Marquez vincendo le gare che sappiamo).

Quando all’interno da dietro Pedrosa è arrivato più veloce, Lorenzo che stava tornando in traiettoria non poteva ancora vederlo, quando se n’è accorto era troppo tardi per evitare il contatto e pur rialzando la moto, la spinta di Pedrosa lo ha fatto rimbalzare verso Dovizioso il quale pur essendo dietro a Lorenzo (il contatto tra loro è avvenuto tra la gomma posteriore di Lorenzo e anteriore di Dovi), non è riuscito a frenare in tempo.

Inutile ora cercare giustificazioni, in quelle condizioni di pressione, Dovizioso per non perdere troppi punti da Marquez, Lorenzo per fare finalmente una gara da protagonista e Pedrosa per portare a casa la doppietta Honda, si sono create le condizioni affinchè ci fosse molta competitività tra i tre aspiranti al podio.

E’ certamente un grosso peccato perchè almeno fino a quel momento, a parte Marquez, le Ducati ufficiali erano competitive pur con scelte tecniche differenti.

 

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