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GP d’Olanda (Assen): Si corre nella ‘Cattedrale’

Il Ducati Team arriva in Olanda per il Dutch TT ad Assen

Dopo le due splendide vittorie di Jorge Lorenzo al Mugello e a Barcellona, il Ducati Team arriva nei Paesi Bassi per l’ottavo round del Campionato Mondiale MotoGP, in programma questo weekend sul Circuito TT di Assen.
 
Il GP olandese è la gara più longeva del calendario (la prima edizione fu infatti disputata nel 1949) e, anche se il tracciato ha subito una serie d’interventi nel corso degli anni, quello che resta immutato è l’impressionante numero di spettatori che ogni anno affollano i suoi spalti.
 
Jorge Lorenzo ha ottenuto una vittoria ad Assen nel 2010, oltre ad un secondo posto nel 2009 ed un terzo posto nel 2015. Lo scorso anno il pilota spagnolo ha terminato il GP in quindicesima posizione, dopo una gara difficile.
 
Andrea Dovizioso è salito sul podio in Olanda tre volte in MotoGP, ottenendo due terzi posti (2011 e 2012) ed un secondo posto nell’edizione 2014. Dodici mesi fa il pilota italiano aveva iniziato un’entusiasmante rimonta fino a risalire al secondo posto, ma si era poi dovuto accontentare della quinta posizione finale dopo che una leggera pioggia aveva reso insidiose le condizioni dell’asfalto.
 
Dopo il GP di Catalunya i due piloti del Ducati Team si trovano al settimo e all’ottavo posto in classifica generale a pari punti, quando mancano ancora dodici round da disputare.
 
Il programma del Dutch TT di Assen inizierà venerdì mattina con la prima sessione di prove libere alle 09:55 mentre la gara, sulla distanza di 26 giri, è prevista per domenica alle ore 14:00.
 
Jorge Lorenzo (Ducati Team #99) – 7° (66 punti)
“Le due vittorie consecutive al Mugello e al Montmeló sono state qualcosa di molto bello e importante, ma il Campionato non si ferma e ora dobbiamo dimostrare anche ad Assen che possiamo essere veloci su tutti i tipi di pista. Forse non è il miglior circuito per noi, ma sono convinto che riusciremo ad essere competitivi. Dobbiamo andare avanti gara per gara, consapevoli che ogni Gran Premio è importante. Per ora non vale la pena pensare troppo al campionato: l’importante è lavorare come abbiamo fatto finora e mantenere sempre la stessa fiducia. Assen è un tracciato storico ed è sempre speciale correre qui: ovviamente dovremo tenere conto delle condizioni meteo perché il tempo può giocare un ruolo importante, come succede quasi ogni anno.”
 
Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 8° (66 punti)
“Normalmente ho bisogno di un paio di giorni per metabolizzare uno zero pesante come quello rimediato a Barcellona, ed è stato così anche questa volta. Adesso però, dopo aver analizzato attentamente l’ultima gara e cercato di capire cos’è successo, sono concentrato sui prossimi GP. In ogni situazione ci sono sempre degli aspetti positivi e, con un compagno di squadra competitivo come Jorge, è ancora più importante lavorare bene e arrivare alla gara successiva con le idee molto chiare. Nelle ultime gare siamo stati sempre veloci e competitivi, e quindi ad Assen dovremo solo mantenere la calma per tornare più forti di prima.”
 
Il TT Circuit Assen
Dalla sua inaugurazione nel 1949 Assen ha ospitato ogni anno un Gran Premio, dapprima su strada e poi, a partire dal 1954, sulla pista conosciuta anche come Dutch TT. Il circuito si trova accanto a verdi terrapieni che ospitano numerose tribune e nel 2002 sono stati ultimati i lavori di modernizzazione, con l’aggiunta di nuove strutture. La pista è stata poi modificata alla fine del 2005, riducendo la lunghezza di quello che era uno dei tracciati più lunghi del mondiale da quasi 6 a 4.5 km.
 
Giro più veloce: Rossi (Yamaha), 1’32.627 (176,5 km/h) – 2015
Record del Circuito: Marquez (Honda), 1’33.617 (174,6 km/h) – 2015
Miglior Pole: Rossi (Yamaha), 1’32.627 (176,5 km/h) – 2015
Velocità massima: Iannone (Ducati), 319,8 km/h – 2015
Lunghezza pista: 4.5 km
Lunghezza gara: 26 giri (118.1 km)
Curve: 18 (6 a sinistra, 12 a destra)
Inizio gara: 14.00 (ora italiana)
 
Così nel 2017
Podio: 1° Rossi (Yamaha), 2° Petrucci (Ducati), 3° Marquez (Honda)
Pole: Zarco (Yamaha), 1’46.141 (154,051 km/h)
Giro più veloce: Redding (Ducati), 1’34.617 (172,814 km/h)
 
Andrea Dovizioso
Moto: Ducati Desmosedici GP
Numero di gara: 04
Età: 32 (nato il 23 marzo 1986 a Forlimpopoli)
Residenza: Forlì (Italia)
Gare: 283 (185 x MotoGP, 49 x 250cc, 49 x 125cc)
Primo GP: 2001 Gran Premio d’Italia (125cc)
Vittorie: 18 (9 x MotoGP, 4 x 250cc, 5 x 125cc)
Prima vittoria: 2004 Gran Premio di Sudafrica (125cc)
Pole: 18 (5 x MotoGP, 4 x 250cc, 9 x 125cc)
Prima Pole: 2003 Gran Premio di Francia (125cc)
Titoli Mondiali: 1 (1 x 125cc)
 
Jorge Lorenzo
Moto: Ducati Desmosedici GP
Numero di gara: 99
Età: 31 (nato il 4 maggio 1987 a Palma di Maiorca, Spagna)
Residenza: Lugano (Svizzera)
Gare: 275 (181 x MotoGP, 48 x 250cc, 46 x 125cc)
Primo GP: 2002 Gran Premio di Spagna (125cc)
Vittorie: 67 (46 x MotoGP, 17 x 250cc, 4 x 125cc)
Prima vittoria: 2003 GP del Brasile (125cc)
Pole: 65 (39 x MotoGP, 23 x 250cc, 3 x 125cc)
Prima Pole: 2003 GP di Malesia (125cc)
Titoli Mondiali: 5 (3 x MotoGP, 2 x 250cc)

Ducati ad Assen

– Il Ducati Team arriva al GP d’Olanda dopo aver vinto in Italia e in Catalogna, esattamente come l’anno scorso.

– Con il doppio trionfo di Jorge Lorenzo, il pilota spagnolo entra a far parte dell’esclusivo gruppo di piloti Ducati che hanno ottenuto due vittorie consecutive: Loris Capirossi, Casey Stoner e Andrea Dovizioso.

– La pole position di Lorenzo nel GP catalano è stata la sua prima con Ducati, ed è la quinta volta che Jorge è partito dalla prima fila: oltre alla gara catalana 2018, è stato secondo in griglia in Catalogna (2017) ad Aragon (2017) e al Mugello (2018) e terzo in Austria (2017).

– Nel GP di Catalogna Lorenzo ha conquistato la pole position, il giro più veloce e la vittoria, ed è stata la quattordicesima volta che una Ducati ha realizzato questa tripletta.

– Dovizioso ha conquistato la pole position nel GP d’Olanda del 2016, la terza volta in cui una Ducati è partita dalla pole ad Assen, dopo Capirossi nel 2003 e Stoner nel 2008.

– Dovizioso è stato in testa al GP del 2016 fino a quando la pioggia non ha obbligato la Direzione Gara a fermare la gara per motivi di sicurezza.

– Dovizioso è salito quattro volte sul podio ad Assen: una volta in 250 nel 2006 e tre volte in MotoGP nel 2011, 2012 e 2014.

– Jorge Lorenzo non vince ad Assen dal 2010. Il pilota spagnolo infatti venne eliminato da Simoncelli nel 2011 e da Bautista nel 2012 all’inizio della gara, e poi nel 2013 cadde nelle FP2 e si fratturò la clavicola. In un atto di vero eroismo Jorge venne operato poche ore dopo e prese parte alla gara la domenica, finendo in 5a posizione a sole 36 ore dall’intervento.

– Lorenzo ha vinto ad Assen in tutte le categorie. Nel 2004 in 125, nel 2006 e nel 2007 in 250 e nel 2010 in MotoGP. Inoltre, Jorge ha ottenuto un totale di 6 podi e 4 pole position.

– Stoner vinse il Gran Premio d’Olanda con la Ducati nel 2008 con un margine di 11,31 secondi, lo stesso di Gardner quando batté Lawson nel 1988 con l’identico margine.

– Olanda, Catalogna e Australia sono gli unici GP in cui Stoner è salito sul podio ogni anno, nei quattro in cui ha gareggiato con Ducati.

– La Ducati ha raggiunto una velocità massima di 319,8 Km/h nel 2015 con Andrea Iannone, la più alta mai registrata da una MotoGP ad Assen.

– Le prime cinque velocità più alte del GP 2017 sono state tutte segnate da piloti Ducati.

Curiosità

– Questo fine settimana sarà la settantesima volta che un Gran Premio si terrà ad Assen, che è l’unico circuito in calendario dalla prima edizione del Campionato del Mondo nel 1949. Per questo motivo, e per il gran numero di spettatori che ogni anno assistono a questo GP, il circuito è noto come la “Cattedrale”.

– Tradizionalmente questo GP si correva di sabato, fino al 2016 quando è stato spostato alla domenica come le rimanenti gare in calendario.

– Nel 2006, la configurazione del circuito ha subito un ampio rimodellamento: la lunghezza della pista è stata ridotta di 1442 metri eliminando la prima sezione dalla prima curva all’attuale curva 4.

– Il punto che caratterizza maggiormente la pista olandese è la chicane prima del traguardo, dove sono state decise molte gare e dove ci sono state numerose controversie. Ci si arriva con una velocità massima di 260 km/h, che diminuisce fino a 126 km/h in una distanza di 159 metri e in 3,8 secondi.

– Le curve 2, 3 e 4 creano un giro di quasi 360º.

– La curva 5, la più lenta dell’intera pista e una delle più lente del campionato, è stata quella in cui sono state registrate le maggiori cadute lo scorso anno, per un totale di 17 nelle tre categorie. Il secondo punto più controverso è stato l’ingresso nella chicane, dove sono stati registrati 15 incidenti.

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