Ducati Notizie News DW comment DW News MotoGP 2018 Racing 

La Desmosedici è pronta a vincere il mondiale… e i piloti?

MotoGP: A fine settimana si corre sulla pista di Masaryk, è il GP della Repubblica Ceca, la pista di Brno.

A metà campionato i valori in campo sono più o meno quelli che ci si poteva aspettare fin dall’inizio, Marc Marquez è sempre l’uomo da battere e a seguire coloro che meglio hanno saputo essere costanti pur senza vittorie, in questo momento cioè i due piloti Yamaha con la M1 che tanto male evidentemente non è.

Al secondo posto in classifica un pilota di esperienza come Rossi, che pur non essendo stato in grado sino ad ora di lottare per la vittoria, ha saputo mantenere il controllo della situazione commettendo pochissimi errori, mentre a soli dieci punti da Rossi un Vinales che, nonostante da quando la Yamaha ha preferito seguire prevalentemente le indicazioni del suo pilota più esperto per lo sviluppo della moto si sia trovato in netta difficoltà con il comportamento della M1, è sempre stato soprattutto a serbatoio scarico nelle fasi finali della gara, uno dei più veloci.

E Ducati?

Inutile negare che dopo la spettacolare stagione 2017 di Dovizioso tutti noi ci aspettavamo, o perlomeno speravamo, che si potesse almeno ripetere qualcosa di simile anche in questo campionato, in cui a detta di tutti la Desmosedici è sensibilmente migliorata in quelle aree in cui storicamente ha sempre mostrato dei limiti, a causa della configurazione del motore e conseguentemente della ciclistica.

Sia chiaro, la stagione MotoGP 2018 è solo a metà e sin qui non è stata negativa per la casa di Borgo Panigale, Lorenzo è stato finalmente in grado di essere velocissimo e costante vincendo due gare in modo spettacolare, che unite alla vittoria iniziale del Dovi fanno sì che per Ducati sia ancora possibile vincere più dell’anno scorso.

Tuttavia in questo momento la prospettiva per il Ducati Team in MotoGP non sembra essere proprio rosea.

Ci auguriamo infatti che Andrea Dovizioso torni ad essere il Dovi del 2017 (anche se per tutti gli anni precedenti assomigliava più a quello del 2018), così come ci si augura che Jorge Lorenzo ci possa fare vivere qualche altra bella emozione prima di emigrare in Honda, dove con sé porterà non solo il suo complesso e variegato talento ma anche preziosissime informazioni tecniche raccolte in casa Ducati, visto che Honda ha grossi problemi in curva, mascherati dal solo talento esplosivo del pilota di Cervera Marc Marquez, unico apparentemente in grado (come Stoner) di portare al limite qualsiasi materiale gli si metta a disposizione.

Tuttavia in ottica mondiale il Team nel suo insieme non sembra essere ancora pronto per puntare a questo traguardo, visto che il “neo acquisto” Petrucci pur guidando una Desmosedici da tempo, non è stato sin qui in grado di mostrare la costanza di rendimento indispensabile per raggiungere il vertice e Dovizioso sembra essere ondivago in funzione della propria capacità di battere il compagno di squadra.

Molti lettori nel tempo hanno suggerito e chiesto che fosse Marquez a venire in Ducati per puntare alla vittoria del mondiale…

non nascondo che sarebbe uno spettacolo raro da vedere ed affascinante, ma rimarrebbe forte il dubbio che a vincere sia il pilota soprattutto.

Insomma personalmente preferirei che qualcuno in sella ad una Ducati fosse in grado di battere costantemente il miglior Marquez possibile qualunque moto egli guidi (come ha mostrato Dovizioso l’anno scorso in tre memorabili gare).

Forse quel qualcuno ce l’avevamo già in Ducati ma ora occorre pensare al futuro, sperando che sia Dovi che Petrux possano a loro volta stupirci.

Related posts