L’importanza del meteo in MotoGP per la sicurezza dei piloti.
In MotoGp non sono solo il mezzo e il pilota a fare la differenza, conta anche come vengono interpretate le condizioni di temperatura della pista e come viene preparata la moto di conseguenza.
L’importanza delle condizioni meteo in MotoGP è quindi molto grande, tanto è vero che pochi gradi di asfalto possono influenzare sensibilmente il rendimento degli pneumatici e compromettere significativamente le prestazioni complessive, come commenta su L’insider l’ingegnere Marco Frigerio del team Ducati Pramac Racing, scuderia di Jack Miller.
I motori hanno rendimenti che dipendono fortemente da tempertatura, grado di umidità e pressione atmosferica mentre la ciclistica è settata per sfruttare al meglio le condizioni del tracciato, tanto è vero che un errore di assetto si traduce in decimi di distacco dai migliori.
L’elettronica è costituita da un pacchetto di centraline e sensori, in funzione delle condizioni di inclinazione della moto, numero di giri del motore, velocità di rotazione delle ruote ecc., il sistema varia la potenza disponibile all’acceleratore per il pilota in funzione di come sono stati settati i vari parametri dagli ingegneri, per esempio in prima marcia ed a una certa inclinazione, possono essere erogati solo 50cv dei 250 (circa) disponibili.
Sul bagnato la situazione si complica ulteriormente, tutte le regolazioni vengono sensibilmente alterate e quando le condizioni sono incerte, si preparano normalmente due moto con assetti completamente diversi, oltre ad usare gomme diverse, scolpite per la pioggia (le Rain o Intermedie in caso di poca acqua), liscie (le Slick con mescole più o meno morbide)
Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante, sia per quanto riguarda i materiali utilizzati sia per quanto concerne le previsioni del tempo sul tracciato, previsioni che ogni Team elabora in proprio; a tutto questo si unisce l’esperienza dei tecnici al box e la capacità del pilota di interpretare il momento ed effettuare la scelta corretta.
Tutto questo si sta complicando ulteriormente man mano che le variazioni climatiche repentine sfalsano i dati dei modelli raccolti negli anni precedenti, ci si può trovare quindi nella condizione di effettuare drastici cambiamenti nel giro del pochissimo tempo a disposizione durante le prove libere dei week end di gara.
E sarà sempre più difficile, soprattutto se i cambiamenti climatici saranno sempre più influenzati dalle attività umane, producendo effetti difficilmente contrastabili e prevedibili.