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Lorenzo: Possiamo anche vincere tutte le gare!

Soprattutto se Ducati riuscirà a migliorare anche in percorrenza di curva.

Dopo le battute riguardo al “circuito quadrato”, quello più idoneo alle caratteristiche della rossa che è fortissima in accelerazione e stabile in frenata, Jorge Lorenzo si è sbilanciato in una previsione più che ottimistica se l’ultimo problema della GP18 verrà migliorato da Dall’Igna e i suoi ingegneri.

E i recenti test privati di Misano confemano questa possibilità, la Desmosedici ha confermato il suo stato di forma sia con Lorenzo che ha stampato un eccellente 1:31.9 e a seguire Dovizioso poco distante a 1:32.5 con Pirro ad un secondo dal Dovi.

Storicamente la moto di Borgo Panigale soffre in percorrenza di curva, riuscendo a sviluppare più grip meccanico sul posteriore che sull’anteriore, portando così la moto ad allargare le curve.

Se avessimo la stessa velocità di percorrenza della Honda, mantenendo i nostri punti forti in accelerazione e frenata, vinceremmo ogni gara da qui fino alla fine del campionato.

In effetti senza commettere errori Lorenzo (ma anche Dovizioso) potrebbe persino vincere il mondiale se la Desmosedici riuscisse ad essere competitiva su tutte le piste compresa Philips Island.

Dopo le ultime vittorie l’impressione è che la Desmosedici sia comunque migliorata ma non abbastanza secondo Lorenzo, proprio nel punto in cui lui è più forte di tutti, cioè la velocità di percorrenza in curva.

Soffriamo ancora parecchio a centro curva perchè la caratteristica delle gomme Michelin è tale che la gomma posteriore sviluppa sempre più grip (aderenza) della gomma anteriore, quindi la nostra moto tende ad allargare costringendoci a rallentare di molto in curva e non permettendoci di piegare come vorremmo. Questo è un grosso problema con la nostra moto perchè la Ducati a differenza delle altre moto non può piegare troppo in curva, altrimenti si perde direzionalità, che è il contrario di quello che accade alle altre moto dove più pieghi e più riesci a curvare.
Con la Desmosedici non si può andare oltre ad un certo angolo di piega, non saprei dire il perchè.
Ho speso più di un anno a cercare di piegare di più ma sia Dovizioso che Petrucci erano più veloci di me in percorrenza inclinando meno la moto.

Con la Desmosedici per fare il tempo devi sfruttare al meglio le caratteristiche della moto, la sua stabilità, arrivando velocemente all’apice della curva e cercando di stare in piega il meno tempo possibile (Pedrosa e poi Marquez hanno avuto questo approccio in curva), per poi prendere vantaggio dalla accelerazione della GP18.

Questo è esattamente il contrario di ciò che Jorge era abituato a fare con la M1 Yamaha che in termini di progetto telaistico e distribuzione delle masse rimane probabilmente la miglior moto in pista.

Risolvere il problema della velocità di percorrenza in curva non è semplice, anche perchè eventuali modifiche tese a migliorare questo aspetto potrebbero compromettere l’equilibrio reggiunto in termini di accelerazione (grip posteriore) e stabilità in frenata.

Il tipo di geometria del telaio, il bilanciamento fronte/retro, la rigidezzza del telaio stesso e del forcellone posteriore, la posizione dinamica del mezzo e il suo centro di massa, lo sviluppo ed erogazione della potenza e come viene scaricata a terra e molto altro, sono tutti fattori fortemente correlati che si influenzano reciprocamente.

Ci auguriamo di vedere entrambe i piloti in rosso lottare per la vittoria fino a fine campionato.

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