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Il Gran Premio d’Argentina mi ha deluso, ecco perchè…

Quanto è importante il distacco di Marquez al traguardo della gara al Rio Hondo?

La mancanza di Crutchlow che era velocissimo ma che è stato penalizzato in modo abnorme rispetto al movimento di qualche centimetro (rolling) che la sua moto ha avuto in partenza e che non ha portato vantaggio concreto, sicuramente ci ha privato della cartina di tornasole per verificare se, e in che misura, la vittoria di Marquez dipenda effettivamente dal mezzo meccanico che ha a disposizione quest’anno.

Anche la gara incolore di Jorge Lorenzo che, postumi fisici a parte, è incappato in un errore di setting elettronico in partenza oltre ad aver avuto un problema a una delle manopole morbide che aveva richiesto esplicitamente e che si è letteralmente sbriciolata durante la gara, non ha permesso di prendere le reali misure al successo perentorio del campione del mondo in carica.

E la Desmosedici?
Le sue prestazioni sono davvero così vicine alla Honda come prospettava Dovizioso prima della gara?

Dovizioso apparentemente ha gestito la gara come se Marquez non ci fosse.

Al termine della corsa in molti hanno detto che non è stato altrettanto aggressivo con Rossi quanto invece normalmente è con Marquez; ha sicuramente sottovalutato la strategia degli ultimi giri permettendo a Rossi di prendergli le misure e, al momento decisivo, ha probabilmente sottostimato la capacità di Rossi di misurare millimetricamente gli spazi di inserimento in curva, impedendo di fatto ad Andrea l’incrocio di traiettorie di cui Dovi è maestro.

Petrucci è sempre stato li dietro ma non ha mai dato l’impressione di poter andare oltre il piazzamento che ha ottenuto.

Miller ha sbagliato la scelta dello pneumatico anteriore e per sua stessa ammissione deve migliorare la gestione di gara per non arrivare al termine in crisi di gomme, Bagnaia sta imparando.

Così alla fine, il miglioramento della Desmosedici si è misurato sulle prestazioni della Yamaha di Rossi (che viene definita come la meno performante del lotto dei migliori) mentre Marquez è scappato, si è involato sin dall’inizio contrariamente alle previsioni e avrebbe anche potuto rallentare il suo ritmo vincendo comunque agevolmente, come se avesse corso con una MotoGP contro delle Moto2.

Alla maniera di Bautista in Superbike insomma!

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